Ritiro di Meditazione Vipassanā

La Fondazione Maitreya propone dal 13 al 23 agosto 2020 un ritiro residenziale di Meditazione Vipassanā della durata di 10 giorni facilitato da Flavio Munikumāra Pelliconi. Per info e costi vedere la pagina descrittiva su Risveglio.org.

Vipassanā vuol dire «vederci chiaro», «vederci bene», «vedere al di là dei “veli di Maya”» e, più che il nome di una «tecnica» è, in realtà, l’auspicabile risultato dell’applicazione di un antico metodo, escogitato dal Buddha 2600 anni fa e applicato da lui e dai suoi principali discepoli per realizzare il pieno risveglio spirituale.

Durante questo ritiro di 10 giorni il partecipante apprenderà a praticare la vigilanza, la concentrazione e la meditazione introspettiva. Lo scopo della Meditazione Vipassanā è di studiare se stessi, allo scopo di conoscere sé stessi e, grazie a questa conoscenza, ridurre e, a tempo debito, estinguere il disagio esistenziale e le sue cause.

Nella vipassanā  il più importante oggetto di meditazione è la prontezza dell’attenzione. I quattro oggetti dell’attenzione sono: il corpo, le sensazioni, i turbamenti e i pensieri. Si comincia prestando attenzione al respiro e alle sensazioni del corpo e tramite questo esercizio il meditante giunge a comprendere la natura dei più reconditi processi fisici e mentali.

Nella vipassanā non c’è alcuna restrizione settaria. È adatta a tutti gli esseri umani di tutti i tempi, di tutti i luoghi. È universale come le sofferenze della vita. Quando si applica la vipassanā all’avidità, all’ira, alla paura, alla gola, all’infatuazione, alla gelosia, all’inimicizia, all’odio, all’egoismo e alle altre emozioni e passioni, si acquisisce la capacità di lasciar andare tranquillamente tutti questi turbamenti.

Al giorno d’oggi si soffre sempre piú di certi mali, come la tensione nervosa, l’affaticamento, l’emicrania, lo stress, l’eccessiva pressione sanguigna… o come l’infelicità, la perenne insoddisfazione, la depressione, l’instabilità mentale. C’è perciò bisogno di raccogliere le forze spirituali. C’è bisogno di un metodo affidabile che aiuti ad affrontare la vita con serenità e che possa tornare utile subito, nelle varie condizioni in cui ci si viene a trovare giorno dopo giorno.

Con la pratica della meditazione vipassanā non solo ci si libera dei suddetti inconvenienti, ma si sperimenta anche un certo grado di vera felicità in questa stessa vita. Se la vipassanā diventa uno stile di vita, si riesce a realizzare un elevato grado di contentezza e pace mentale già in questa stessa vita. A mano a mano che si sradicano le impurità, si consente alla purezza di mettā, karuṇā, muditā e upekkhā di emergere.

Mettā significa amicizia, benevolenza, amorevolezza universale, infinita o senza limiti. Karuṇā significa compassione, ovvero profonda tristezza per la sofferenza provata da un altro essere, unita alla determinazione di agire per rimuoverne la causa. Muditā è i contrario dell’invidia, ossia ammirazione pura, infinita gioia compartecipe, rivolta a tutti gli esseri, conosciuti e sconosciuti, senza alcuna discriminazione. Upekkhā significa equanimità. È il perfetto equilibrio della mente cui si giunge avendo appreso a sospendere il giudizio.

Programma:

  • 04:00 Sveglia

  • 04:30–05.30 Meditazione in sala

  • 06:00 Discorso del mattino

  • 07:00 Colazione e riposo

  • 09:00–10:00 Meditazione in sala (per tutti)

  • 10:30 Meditazione in sala

  • 11:30 Pranzo e riposo

  • 13.30 Colloqui col maestro /meditazione in sala

  • 16.:00–17:00 Meditazione in sala (per tutti)

  • 17:00 Tè e riposo

  • 18:00 Discorso della sera

  • 19.30–20.30 Meditazione in sala (per tutti)

  • 21:00 Ritiro

Docente

Flavio Pelliconi

Nato a Milano il 13 Aprile 1950. Ivi residente. Pratica la «cura di sé» fin dalla giovinezza. La «ricerca della Verità» lo ha portato a entrare in contatto diretto con «scuole» differenti e molti «maestri di conoscenza», appartenenti a più religioni e percorsi diversi. Ha un debito di riconoscenza, in particolare, con Padre Bede Griffiths OSB. Pratica e studia la vipassanā nella scuola di Sayagyi U Ba Khin e di Madre Sayamagyi dal 1980. Presso l’Asilo Mariuccia di Milano ha condotto, negli Anni ’90, con la supervisione dell’allora Direttore Sanitario dell’Istituto dei Tumori di Milano, Dott. Edoardo Majno, una lunga sperimentazione della meditazione come terapia, con sedute dedicate ai malati e ai loro familiari, elaborando in questo modo, sul campo, un innovativo approccio all’insight, scevro di aspetti religiosi o esotici, che ne valorizza gli elementi essenziali senza comprometterne l’efficacia. Dopo una vita di lavoro al Corriere della sera, dove ha fatto il manovale «ausiliario» addetto al carico e alla consegna dei giornali, il correttore di bozze, l’addetto alla piccola pubblicità e, infine, l’assistente di redazione, è ora felicemente pensionato. Ha accumulato tre ordinazioni monastiche temporanee a bhikkhu (227 regole) nella tradizione birmana, col nome di Dhamma di Munikumāra (figlio del Saggio). Ora è… in «missione per conto del Buddha» 😇. Di formazione theravāda, si autodefinisce, tuttavia, «buddista unitario, universalista, umanista». I suoi interessi vanno dalla musica alla filosofia, dalla scrittura creativa alla linguistica, dai viaggi a Linux, dall’impegno sociale e civile alla comunicazione telematica. Come blogger è presente su Internet dal 1992 e ha partecipato ai primi esperimenti di social networking in Agorà Telematica e con le primissime Mailing ListsIl nickname Flavatar risale a questo periodo. Conduce gruppi di meditazione, workshops e ritiri dal 1984. Ha tenuto conferenze divulgative sul buddhismo in più d’una città d’Italia, invitato da diversi enti culturali.  Dopo essere stato, nel 1985, tra i fondatori dell’Unione Buddhista Italiana e aver fatto parte, come consigliere, del primo consiglio direttivo della stessa, dal 1987 collabora a titolo gratuito con la Fondazione Maitreya, istituto di cultura buddhista come autore, blogger, redattore della rivista italiana DHARMA e promotore delle attività della Fondazione nella città di Milano, dove dal 2007 svolge continuativamente l’attività di insegnante di meditazione (Dharma Coaching) su richiesta e libera donazione.

Sito Web: www.flavatar.it

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