Biodanza e Social Dreaming

Biodanza e Social Dreaming é un’ originale proposta finalizzata a sviluppare al meglio i nostri potenziali (Vitalità, Sessualità, CREATIVITÀ, Affettività, Trascendenza) . Questa combinazione nasce da uno studio attento e approfondito delle due metodologie (Biodanza e Social Dreaming) entrambe con lo scopo di risvegliare il flusso vitale creativo e accedere a nuovi pensieri, integrarli per un rinnovamento organico, una rieducazione affettiva alla vita, un riapprendimento delle funzioni originarie alla vita.

Che cos’è il Social Dreaming?
Il Social Dreaming è una metodologia che esplora la dimensione inconscia del mondo sociale. Si basa sull’ipotesi che i sogni sono rivelatori non solo della dimensione psichica individuale, ma anche del contesto allargato, politico e sociale, in cui vivono i sognatori. Il Social Dreaming (SD) fu scoperto da Gordon Lawrence negli anni Ottanta del secolo scorso; è uno strumento di indagine sul pensiero sociale di una collettività che consente a un gruppo di persone di attingere al sapere culturale e al pensiero dei sogni dei suoi membri. In particolare, il SD si concentra sul sogno e non sul sognatore e sollecita la capacità dei sognatori di individuare collettivamente significati sociali.

Le origini del Social Dreaming rimontano ai primi anni ‘ 90. A quell’epoca, l’ideatore Gordon Lawrence faceva parte dello staff scientifico del settore Relazioni Umane del Tavistock Institute. Era un membro centrale del Programma Relazioni di Gruppo dell’istituto, all’interno del quale aveva messo a punto un approccio particolare, centrato sul concetto di ” relazionalità”, vale a dire, sui modi in cui l’esperienza ed il comportamento individuale rispecchiano e sono strutturati dai costrutti consci ed inconsci, nella mente e nel corpo, del gruppo o dell’organizzazione… Ciò che Laurence ha scoperto, o riscoperto, nella matrice di sogno sociale é un altro contesto o più contesti per il sogno, in cui l’esperienza emotiva sulla quale funziona la nostra capacità di sognare e di elaborare pensieri sul sogno non é quello della coppia ma quella di molti gruppi: gruppo, società, tribù, collettivo, razza, specie. In questo o questi contesti, i significati del sogno e del sognare si diramano per catturare e formulare echi-dei-pensieri-che-sono-li, nello spazio tra i ” molti nella mente del corpo”. Biodanza e Social dreaming interagiscono insieme in una danza vivenciale fra inconscio e conscio, accelerando processi integrativi a livello cellulare, immunologico, neuroendocrino, metabolico, ormonale, corticale ed esistenziale mediante vivencia integranti, indotte in un ambiente arricchito dalla musica, dalla danza, dalla comunicazione affettiva, dal sogno e dalla presenza del gruppo.

 

La Biodanza è un sistema di integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e di riapprendimento delle funzioni originarie della vita. La sua metodologia consiste nell’indurre vivencia integranti attraverso la musica, il canto, il movimento e delle situazioni di incontro di gruppo.

La musica è un linguaggio universale e in Biodanza passano attraverso uno studio dei loro contenuti emozionali, prima di essere incorporate al Sistema, finalizzato alla valutazione degli effetti organici che promuovono e del tipo di vivencia che evocano.

La vivencia come metodo

Il primo a investigare il senso della vivencia fu il filosofo storicista tedesco Wilhelm Dilthey: egli propose il concetto espresso dal termine tedesco Erlebnis e lo definí come qualcosa rivelato nel complesso psichico dato nell’esperienza interna di un modo di esistere la realtà per un individuo. La concezione di W. Dilthey influirono sulla fenomenologia di Maurice Merleau- Ponty, sull’ontologia di M. Heidegger e sulla sociologia di Max Weber.

Nella teoria della Biodanza, il concetto di vivencia viene ridefinito come esperienza vissuta con grande intensitâ da un individuo nel momento presente, che coinvolge la cenestesia, le funzioni viscerali ed emozionali. La vivecia conferisce all’esperienza soggettiva di ogni singolo individuo la palpitante qualità esistenziale del vissuto “ qui e ora”.  La metodologia della Biodanza , ideata da Rolando Toro Araneda antropologo, psicologo e pedagogista, è strutturata per indurre vivencia finalizzate all’integrazione e allo sviluppo umano mediante la stimolazione della funzione arcaica di connessione con la vita, poiché la vivencia è l’espressione psichica immediata di questa funzione.

La metodologia della Biodanza prevede l’induzione di vivencia di integrazione, dal momento che esse implicano una immediata e profonda connessione con se stessi. Durante lo svolgimento di un corso di Biodanza, queste vivencia si rinforzano secondo le modalità di apprendimento stabilite da B. F. Skinner, poiché vengono associate a situazioni piacevoli (rafforzamento positivo). Egli infatti sostiene che un apprendimento si stabilizza maggiormente incentivando il positivo piuttosto che castigando il negativo.

Il fenomeno dell’apprendimento coinvolge tutto l’organismo e non soltanto le funzioni corticali, poiché la percezione dei significati che condizionano l’esistenza può influire sulla sfera emozionale e su quella viscerale.

 

In Biodanza esso viene dunque proposto a tre livelli: quello cognitivo, quello vivenciale e quello viscerale, che sono neurologicamente in relazione, e possono condizionarsi reciprocamente, pur possedendo anche una forte autonomia.

Qualora un apprendimento non comprenda tutti e tre questi livelli, i relativi comportamenti risulterebbero dissociati. Cosí, per esempio, una persona razionalmente può pensare di aver diritto a esercitare liberamente la propria affettivitâ, mentre emozionalmente può provare paura o insicurezza, e visceralmente può soffrire di diarrea nervosa.
Le terapie cognitive che lavorano a livello verbale si basano sul percorso che va dai significati alle emozioni. In Biodanza, la comprensione dei significati non modifica le risposte immediate di fronte alla vita, sino a quando non influisce anche nell’ambito della decisione. Dunque si basa sul percorso inverso: quello che va dalle emozioni ai significati. In Biodanza, la vivencia ha la priorità metodologica, anche se non si escludono la funzione cognitiva, la coscienza e il pensiero simbolico: gli esercizi sono destinati a priori a indurre vivencia e solo ulteriormente spetterà alla coscienza, a mo’ di specchio, incorporare e denotare gli stati interni evocati. La vivencia ha un valore intrinseco e un effetto immediato di integrazione, per cui non è necessario che sia ulteriormente analizzata a livello della coscienza. In Biodanza si propone una descrizione delle vivencia personali, in quanto esperienze interiori, senza analisi o interpretazione psicologica cosí come per il sogno nella tecnica del Social Dreaming.

Docente

Conduce il seminario residenziale di Biodanza e Social Dreaming la Dott.ssa Pamela Spataro, operatrice di Biodanza e Host di Social Dreaming.

www.danzalanima.it

 

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