Sono stati usati cinque materiali: sasso, legno, grassello di calce stagionata, sughero bruno, laterizi bio. La copertura del tetto è stata eseguita inserendo un pacchetto di isolamento di 45 cm. di coibentazione (di cui 15 cm. in pannelli di sughero bruno). Alcuni intonaci (palestra e refettorio) sono stati eseguiti in terra cruda (fango e paglia).
Il sasso recuperato è stato ricollocato nel totale rispetto della originale struttura. Non sono stati utilizzati materiali non-riciclabili e ferro, ove necessario utilizzando “ferro austenitico” (diamagnetico). Il parquet del piano terra è stato ricavato da travi antichi. Per gli ingressi sono stati utilizzati mattoni di cotto lavorati a mano. Colonne e i comignoli sono stati fatti con mattoni di recupero.
Tutti gli architravi delle finestre e delle porte esterne sono in massello di rovere. I solai sono stati mantenuti in legno ed i travi portanti sono “uso fiume”. I tavolati divisori interni hanno struttura in legno, con imbottitura in sughero bruno, e pannelli in legno riciclato; intonaco in grassello di calce stagionato. Gli infissi sono in rovere con vetri basso emissivi (valore Ug = 1,1).
Le porte interne, i letti, i tavoli ed i complementi d’arredo sono stati prodotti in India, a mano con legno di shishan (palissandro). Le scale interne sono fatte in modo artigianale in legno di rovere. Materassi sostenuti e confortevolissimi. Biancheria dei letti con sistema a piumini di due livelli: invernale e estivo.
La caldaia (legno, pellet, granaglie) alimenta un impianto di riscaldamento a bassa temperatura con sistema radiante a parete sviluppando 1.700 mt. lineari di canaline di rame annegate nella calce, distribuite su tutti i muri perimetrali del complesso (sistema moderno dell’ippocausto romano).